Azione Giovani è il movimento giovanile di Alleanza Nazionale.
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sabato 19 gennaio 2008

morti bianche

Ancora due morti sul posto di lavoro
Tragedia sul lavoro al porto di Venezia. Due operai sono morti durante le operazioni di scarico di una nave che trasporta soia. Il grave incidente è accaduto alle 2.40 della notte tra giovedì e venerdì, al terminal portuale del Centro Intermodale Adriatico.

Secondo una prima ricostruzione Denis Zanon, 41 anni di Mestre, dipendente della Nuova Compagnia Portuali, e Paolo Ferrara, 53 anni di Brugine, operaio della Icco di Dosson di Casier, erano intenti nello scarico della nave, la panamense World Trade. In queste operazioni erano assistiti da un marittimo rumeno di 53 anni. Il dramma si è verificato nel momento in cui la ruspa azionata dagli operai italiani, dopo aver aperto una delle sette stive, ha affondato la benna nella soia entrando in un ambiente rivelatosi saturo di anidride carbonica e monossido di carbonio. Paolo Ferrara a questo punto ha perso i sensi, mentre Denis Zanon ha cercato subito di soccorrerlo rimanendo a propria volta asfissiato

BASTA MORTI BIANCHE!

SOLIDARIETA' ALLE FAMIGLIE DEI DUE LAVORATORI

azione giovani Sandonà

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi rattrista non vedere nemmeno un commento su questo post. Ci avevo provato anch'io a lanciare una discussione esattamente sullo stesso argomento sul sito provinciale di azione giovani venezia nel forum da poco creato. Anche li nessuna risposta e non capisco quale sia il motivo che porti le persone a rimanere distanti da questo tema. Le morti sul posto di lavoro purtroppo sono un argomento perennemente di attualità, basti pensare che nel 2007 in Italia sono morte 1014 persone. Un numero altissimo ma ancora nascosto da coloro che sanno di per certo che i riflettori puntati su questo problema provocherebbero reazioni della massa popolare, nonchè enormi disagi ai datori di lavoro. Ovviamente il più delle volte a farne le spese sono coloro che fanno mestieri pesanti e che comportano situazioni di pericolo( dall'essere su di una impalcatura molto alta, al guidare un muletto, al maneggiare sostanze pericolose,ecc). Approfitto dunque di questo spazio sperando che qualcuno leggendo queste parole, dia la giusta considerazione alle morti bianche. Queste vittime erano semplici persone come lo siamo tutti noi che lavoravano e solo questo gli rende onore. Ma fa più notizia un ladro che viene ucciso mentre cerca di rubare in qualche villa che chi muore perchè la sua azienda non aveva un adeguato sistema sulla sicurezza. Molti sono gli orfani che piangono qualche genitore strappato da un crudele destino. Proviamo a riportare a galla questo problema e forse un giorno, l'Italia, farà un passo avanti che smetta di far piangere figli e che doni tranquillità ad ogni famiglia!

Nicola - Presidente Azione Giovani sez. di Jesolo

Anonimo ha detto...

CIAO NICOLA MI CHIAMO ANDREA E SONO UN SIMPATIZZANTE DEL MOVIMENTO E SPERO PRESTO DI FARNE INTERAMENTE PARTE, LEGGENDO LE TUE PAROLE MI SONO SENTITO IN "OBBLIGO" DI RISPONDERTI; PENSO CHE LA MANCANZA DI MESSAGGI IN QUESTO ARGOMENTO SI DA INCOLPARE AL FATTO CHE, COME SCRIVI GIUSTANENTE TU, SI UN ARGOMENTO PARTICOLARMENTE SENSIBILE E DELICATO CHE DA AFFRONTARE CHE NECESSITA DI PARTICOLARE CALMA E CONOSCENZA DELL'ARGOMENTO.
LE TRAGEDIE NEI POSTI DI LAVORO SONO "FATTI" CHE CI TOCCANO SPESSISSIMO DA VICINO, E PER AFFRONTARE UN ARGOMENTO SIMILE BISOGNA CONOSCERE TUTTO IL "MONDO" CHE GIRA INTORNO A QUESTI FATTI, CHE SECONDO ME NON SONO SEMPLICEMENTE LIQUIDABILI CON FRASI DEL TIPO "E' COLPA DEL SISTEMA" OPPURE, "BISOGNA AUMENTARE LA SICUREZZA"!! IL COCETTO DI FONDO E' MOLTO PIU' SERIO ED IMPEGNATIVO!! E DEVONO ESSERE I GRANDI MEZZI DI COMUNICAZIONE A METTERCI A CONOSCENZA IN MANIERA PIU' ESAUSTIVA DELL'ARGOMENTO.
GRAZIE ANDREA FURLANETTO.