Azione Giovani è il movimento giovanile di Alleanza Nazionale.
Ci trovate ogni sabato pomeriggio presso la sede di An in Piazza Trevisan (in parte alla farmacia).
Per qualsiasi informazione contatta il numero 335 7570037

mercoledì 4 febbraio 2009

Giornata del Ricordo

La loro unica colpa fu quella di trovarsi nel momento sbagliato nel posto sbagliato.
La loro unica colpa fu una sola:essere italiani.
Poco importava se fascisti,antifascisti,socialisti o liberali.
Nel periodo a cavallo tra il 1943-1947 essere italiani in Venezia Giulia,in Istria e in Dalmazia,significava essere esposti in prima persona alla furia comunista guidata dai partigiani del comandante Josip Broz,meglio conosciuto come Tito.
Una furia cieca,un’orda che in nome dell’Internazionalismo Proletario sfociò nelle più vergognose atrocità nei confronti della popolazione italiana.
20.000 mila furono le “sole”vittime gettate all’interno delle Foibe,voragini naturali disseminate sugli altopiani del Carso.
I partigiani comunisti slavi non facevano alcuna distinzione.Quel che bastava era essere italiani.Un processo sommario e la tua vita finiva in fondo ad una Foiba.
In seguito alla politica sterminatrice titina,350.000 italiani furono costretti a lasciare le loro terre e loro abitazioni.
Così come i loro corpi furono abbandonati dentro le Foibe,così come le loro case furono abbandonate in tutta fretta,così il loro ricordo venne tenuto nascosto.
Per molti l’Olocausto degli Italiani in Istria,Dalmazia e Venezia Giulia è una verità scomoda.
Una verità strappata da ogni libro,spenta in ogni schermo televisivo,muta in ogni ricordo.
E’ solo gzie alla legge 92/2004 che istituisce il Giorno del Ricordo che questi martiri trovano uno spazio nella memoria collettiva.
Uno schiaffo per chi li voleva tacere,un vittoria per quanti,da cinquant’anni ad oggi, li hanno sempre ricordati e onorati.