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giovedì 11 settembre 2008

Forza Obama!



Io sto con Obama.

Non voglio cimentarmi in una attenta analisi politica dei due candidati alla Casa Bianca.

Dichiaro di non conoscere i due programmi dei rispettivi partiti.

Non ho la capacità di effettuare un serio paragone socio-economico-politico dell’intero scenario politico statunitense.

Desidero solo dire il mio pensiero.

Il pensiero di un uomo della strada che ogni tanto legge qualche quotidiano.

Bene.

Io sto con Obama.

Perché?

Perché tra Obama e Mc Cain ci sono trent’anni di differenza.

Il candidato repubblicano ha 72 anni,Obama ne ha 47.

Se Mc Cain venisse eletto,sarebbe l’uomo più anziano alla guida degli States di tutta la loro storia.

Ripeto che ragiono da uomo della strada.

Scusate,ma in giro non si sente sempre dire “largo ai giovani”,”voi giovani dovete prendere i posti che contano”? Si signore.

E adesso che c’è l’opportunità di poter eleggere un candidato davvero giovane,dovrei appoggiare il solito vecchio rincitrullito? No signore!

Uno dei tantissimi temi che vengono portati avanti da Azione Giovani è quello della Rivolta Generazionale. Bene. Quella di Obama è una vera e propria Rivoluzione. Un uomo,poco più che ragazzo,candidato alla casa bianca. Un 42enne che in Italia farebbe a male pena il presidente di un Circolo di Provincia,mentre in America viene candidato alla Casa bianca.

E’ il simbolo di una generazione che si è stufata di dire sempre “sissignore”.

E’ l’emblema di una gioventù che vuole tornare protagonista.

Una gioventù che vuole i suoi spazi,la sua voce in capitolo.

Una gioventù che rivendica i propri diritti contro i parrucconi dell’ancien-regime.

Io sto con Obama.

Perché Obama è afroamericano e in due secoli e mezzo di storia gli Usa non hanno mai avuto un candidato afroamericano alla Casa Bianca.

La vittoria di Obama rappresenterebbe il coronamento della storia e delle sofferenze di tutti i neri d’america passando dai raccoglitori di cotone fino a Martin Luthr King. Un modo per ricordare che le loro lotte e i loro lotti non sono stati spesi invano. Il passo decisivo per chiudere definitivamente il capitolo infame della discriminazione razziale.

Mi metto quindi nei panni di un americano che si accinge al voto.

Mi vedo davanti ad una svolta epocale: continuare con il “vecchio”,oppure lanciarsi con coraggio verso una nuova stagione politica.

E il mio voto è per Obama.

Forse Obama sembrerà pure una pop-star.

Io la ritengo più un’icona.

Il simbolo di una rivolta generazionale.

Forza Obama.


Sir William

6 commenti:

Anonimo ha detto...

no mi dispiace ma questa posizione io non la condivido. Anche il mio è un parere da giovane e uomo di strada, ma non basta avere 47 anni e farsi portatori di bandiera dell'afro-america per sedersi sulla poltrona della casa bianca. Si avere un presidente "nero" sarebbe cercatemente una novità ma non è così che i neri d'america avrebbero le loro rivincite. Le rivincite le hanno già ottenute e tutt'ora le stanno ottenendo nella vita quotidiana, nei posti di comando, nel poter salire di gradino come hanno fatto i bianchi, nel diventare personaggi famosi e soprattutto nel essere rispettati così come lo sono i bianchi. Obama è solo un personaggio creato, fumo senza nulla di concreto, una specie di pop-star creata ad hoc per raccimolare qualche voticino in più viste le due precedenti bastanate prese dai democratici. E' così che i neri prendono la loro rivincita? con uno dei "loro" usato, costruito e messo li sperando che il "nuovo" faccia il suo effetto? Preferisco un vecchio, brutto ma con la testa sulle spalle, un vecchio coscente dell'importanza del ruolo che andrà a ricoprire, un vecchio che sarà impegnato a ricoprire pagine di politica e non copertine di giornali di gossip. La rivolta generazionale non è fondata sulle mode del momento, ma parte dalla ricostruzione della base, dagli organi che formano il sistema e non di certo punta subito alla vetta...
E poi a Veltroni quel slogan non ha portato molta fortuna...

Incursore

Anonimo ha detto...

Incursore,smonta dal gommon e rileggi bene cosa ho scritto.
Sei fuori rotta.

-punto primo: ho solo detto che Obama è il primo candidato afroamericano alla CasaBianca e che questo potrebbe rappresentare il passo decisivo per chiudere la storia della discrimazione razziale.
E non ho parlato di rivincita,ma solo di fine di un capitolo. E c'è una differenza abissale.
-punto secondo:"sostieni che Obama è solo un personaggio creato,fumo senza nulla di concreto".Ma parli sul serio? Lo sai che alle primarie il signor Obama ha battuto la signora Hilary Clinton?Ti ricorda qualcosa quel cognome?Se sei solo un personaggio creato ad hoc,ti sembra così facile sbarazzarsi della ex firs lady?
La vedo dura.
-punto terzo:"La rivolta generazionalenon è fondata sulle mode del momento".Mi dispiace,ma è troppo facile tacciare di moda un personaggio che ha successo e chi lo sostiene.
-punto quarto:"E poi a Veltroni quel slogan non ha portato molta fortuna...".
Perfetto,e Veltroni cosa c'entra con le elezioni presidenziali americane?
Mi sono perso qualcosa di importante?

Sir William.

Anonimo ha detto...

si credo sia stato facile sbarazzarsi di Hillary Clinton, come tutti sanno in tutte le coppie c'è il debole ed il forte, il forte era Bill, Hillary invece è l'anello debole, una donna che con un minimo di carattere avrebbe dovuto sbaragliare tutto e tutti grazie al semplice fatto di essere donna e grazie al cognome che porta. Si è fatta sorpassare invece da un personaggio che ha fatto del colore della sua pelle la forza per la sua campagna elettorale, che ha cercato di rendersi "umano e normale" andando dalle persone più bisognose....ma sono solo menzogne.
Altra cosa perdonami senza che te la prendi...ma la moda cos'è? se non un qualcosa che ha successo in quel determinato periodo...
chiaro quindi che Obama ora è "moda" e null'altro.
Terza cosa...cosa centra lo slogan di Veltroni? basta tradurlo in italiano ed il collegamento è fatto.
Infine perdonami ancora...ma mi auguro davvero tanto che gli Stati Uniti non scelgano un Presidente musulmano.

Incursore(scendo dal gommone si ma per affrontare mari e montagne)

Anonimo ha detto...

Non riesco a capire come tu faccia a sostenere che sia stato facile sbarazzrsi della rivale Hilary Clinton. Perdonami,ma l'originale tesi della "parte debole della coppia" regge fino ad un certo punto.
Secondo me Obama ha fatto un ottimo lavoro.
Affermi che è andato dalle persone più bisognose rendendosi più umano ma queste "sono solo menzogne". Sono parole tue. Io non sono così informato. Vedremo se queste promesse verranno mantenute.
Inoltre Obama ha fatto visita anche ai capi di Stato di Germania,Inghilterra e Francia:non proprio delle persone bisognose,e tutt'altro che degli allocchi.
Non concordo nemmeno sulla definizione che tu dai di Moda("se non un qualcosa che ha successo in quel determinato periodo...").Perdonami,ma in politica un "qualcosa che ha successo" significa consenso,ed è l'aspetto più importante di una campagna elettorale.
Inoltre scrivi "Infine perdonami ancora...ma mi auguro davvero tanto che gli Stati Uniti non scelgano un Presidente musulmano."
Ti prego di leggere quanto segue,sono le dichiarazioni di Obama.
Evidentemente sei male informato.

"Mio padre era originario del Kenya e molta gente del suo villaggio era musulmana. Egli non professava l'Islam. A dire il vero, non era molto religioso. Poi incontrò mia madre, una cristiana del Kansas. Si sposarono e divorziarono. È stata mia madre a pensare alla mia educazione. Pertanto, sono sempre stato un cristiano. L'unico legame che abbia mai avuto con l'Islam è la provenienza keniota di mio nonno paterno. Ma io non ho mai professato l'Islam (…) Per un po' sono vissuto in Indonesia, visto che mia madre insegnava lì. E quello è un paese musulmano. Frequentai le scuole indonesiane. Ma non fui un osservante della fede islamica. Credo, però, che ciò mi permetta di capire come la pensi questa gente, che condivide in parte il mio pensiero, vale a dire che si possono instaurare migliori rapporti con il Medio Oriente e ciò contribuirebbe a renderci più sicuri, se noi potessimo capire come loro la pensino a riguardo"

Sir William.

Anonimo ha detto...

Caro Sir forse servirebbe il tono della voce per capire il modo in cui certe parole vengono dette in questo caso scritte. Mi auguro che gli Stati uniti non scelgano un presidente musulmano non si riferisce tanto alla sua religione, che come si sa è sotto il segno del cristianesimo da quando ha 20 anni, ma era detta per i suoi contatti sono il mondo musulmano che derivano proprio anche dalla sua infanzia legata a quel mondo. Ti sembra poco?

Poi...ti ricordo certe carte usate da Hillary contro il suo stesso rivale e queste carte parlano proprio di contatti col mondo musulmano, di un incapace a far politica, di una persona capace di pugnalare alle spalle...insomma una donna che no nsapeva dove appendersi pur di arrivare alla vittoria...e sarebbe questa la gran donna sconfitta da quel grande uomo?

Per essere arrivato dove lui è arrivato sicuramente la capoccia ce l'ha e non metto in dubbio questo ma la sua fortuna sta su delle cose che non dico per non rischiare poi di diventare razzista...e lo giuro, non lo sono.
E' solo che non mi piacciono le persone costruite, ma le persone vere, non mi piace chi va di moda, ma chi resta nella storia per quello che ha fatto.
Le visite ai capi di stato scusa che centrano? cos'è il primo che le fa? a me sembra che le visite ai capi di stato non siano eventi tanto speciali...
E se poi la politica deve essere strumento di creazione di personaggi creati ad hoc per far successo anzichè persone serie intelettuali capaci di risolvere i problemi del mondo...allora chiedo scusa si vede che non ho mai capito nulla dalla politica.

Incursore

Anonimo ha detto...

presidente no xe ora che ti agiorni sto blog?

:-)